Page 47 - Come vivere più a lungo
P. 47
175 e continuò a scendere fino a stabilizzarsi a 150, 77 punti in meno del
valore iniziale (vedi illustrazione a pag. 50).
Questo importante esperimento, in cui l'unico cambiamento fu quello di so-
stituire parte del glucosio della dieta con saccarosio, per tornare quindi a una
dieta priva di saccarosio, mostra, in conclusione che un'accresciuta ingestione
di saccarosio porta a un maggiore livello di colesterolo nel sangue. A causa
della relazione fra il colesterolo nel sangue e le malattie di cuore, questo espe-
rimento correla direttamente il consumo di saccarosio a un aumento di inciden-
za delle malattie di cuore. Inoltre, l'effetto saccarosio-colesterolo ha la sua base
biochimica nel fatto che il fruttosio, che si forma durante la digestione del sac-
carosio, entra in reazioni che portano all'acetato, che viene quindi in parte con-
vertito in colesterolo. Questa prova chimica eseguita da Winitz e dai suoi colla-
boratori conduce alla stessa conclusione a cui era giunto Yudkin, e cioè che lo
zucchero (saccarosio) non solo è dolce, ma è altamente pericoloso.
La dieta ordinaria, in cui il 20 per cento delle energie derivanti dal cibo pro-
viene dal saccarosio, corrisponde a una sua assunzione media di 125 g. al gior-
no o 45 kg. all'anno. Ridurre questa dose alla metà comporta un grande miglio-
ramento nella salute, e diminuisce la probabilità di ammalarsi di cuore e di sof-
frire di altri mali, abbassando il tasso di colesterolo nel sangue e rafforzando i
naturali meccanismi di difesa dell'organismo. Potete dimezzare l'ingestione di
saccarosio seguendo alcune semplici regole:
1.Tenetevi lontani dalla zuccheriera. Non aggiungete zucchero al té o al caffè.
Un cucchiamo da té colmo corrisponde a 9 g. di zucchero. Ogni volta che vi
tratterrete dall'aggiungerlo al té o al caffè, diminuirete di quella quantità la
vostra ingestione di saccarosio.