Page 46 - Come vivere più a lungo
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In passato, la popolazione nera del Sudafrica ne era totalmente esente; du-
rante gli ultimi dieci anni il loro consumo di zucchero è aumentato notevol-
mente e l'incidenza delle malattie coronariche è parallelamente aumentata in
modo rapido. L'evidenza epidemiologica di una correlazione fra la quantità di
colesterolo nel sangue, se non nella dieta, e l'incidenza delle malattie di cuore è
del tutto convincente. Quando il livello del colesterolo sarà sceso, diminuirà
anche l'incidenza delle malattie coronariche. Il procedimento consigliato per
diminuire il livello del colesterolo è di limitare drasticamente l'assunzione di
uova, carne e altri alimenti che lo contengano. Il colesterolo ingerito attraverso
gli alimenti non va tuttavia direttamente in circolo. Potrebbe anche darsi che
esista un altro sistema più efficace rispetto a quello di ridurre l'ingestione di co-
lesterolo: si tratterebbe cioè di mutare l'assunzione di quegli alimenti coinvolti
nella sintesi e nella distruzione del colesterolo. In modo molto convincente,
Yudkin ha inserito il saccarosio in questa categoria.
Come è stato spiegato nel capitolo 4, il metabolismo del saccarosio produce
al primo stadio uguali quantità di glucosio e di fruttosio. Il glucosio entra diret-
tamente nei processi metabolici che forniscono l'energia alle cellule del corpo.
Il metabolismo del fruttosio procede in parte per una direzione diversa, che
prevede la produzione di acetato, precursore del colesterolo che sintetizziamo
nelle cellule del fegato. In uno studio clinico della massima serietà, è stato di-
mostrato che l'ingestione di saccarosio porta a un aumento della concentrazione
di colesterolo nel sangue. Questo importante studio fu condotto nel 1964 e nel
1970 da Milton Winitz e dai suoi collaboratori. Questi ricercatori presero in
esame diciotto soggetti che furono tenuti isolati in un istituto, senza possibilità
di accedere a nessun altro tipo di cibo per l'intera durata dello studio (sei mesi
circa).
Dopo un periodo preliminare, in cui venne loro servito del cibo comune, fu-
rono sottoposti a una dieta chimicamente ben definita, basata sulle piccole mo-
lecole (diciassette aminoacidi, grassi in piccole quantità, vitamine, minerali es-
senziali e il glucosio come unico carboidrato). L'unico cambiamento fisiologi-
co significativo rilevato fu quello relativo alla concentrazione di colesterolo nel
sangue, che diminuì rapidamente in ciascuno dei diciotto soggetti. La concen-
trazione media durante il periodo iniziale di alimentazione ordinaria era di 227
mg. per decilitro. Dopo due settimane di dieta a base di glucosio, essa era scesa
a 173 e dopo altre due settimane a 160 mg. per decilitro.
La dieta fu poi cambiata, sostituendo con saccarosio un quarto del glucosio,
mentre tutti gli altri componenti dietetici erano rimasti immutati. In una setti-
mana, la concentrazione media di colesterolo era salita da 160 a 178 e dopo al-
tre due settimane a 208 mg. per decilitro. Il saccarosio fu quindi sostituito dal
glucosio. In una settimana la concentrazione media di colesterolo era scesa a