Page 278 - Come vivere più a lungo
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zione degli enzimi allorché venga ingerita una bassa quantità di vitamina C; ma
quando tale quantità è grande, gli enzimi vengono prodotti in quantità mag-
giori, permettendo la conversione di una quantità maggiore di acido ascorbico
nelle altre sostanze utili.
Quando una persona riceve alte dosi di vitamina C per qualche giorno o più
a lungo, la quantità di questi enzimi è tanto grande che, se la persona torna ad
avere nel sangue solo una piccola quantità di acido ascorbico, essa viene rapi-
damente convertita in altre sostanze, e la concentrazione di acido ascorbico e di
acido deidroascorbico nel sangue diventa anormalmente bassa. Ne può conse-
guire una diminuita resistenza del soggetto alle malattie; questo effetto da ces-
sazione è detto effetto-rimbalzo e può anche non essere particolarmente intenso
per la maggior parte delle persone. Anderson, Suranyi e Beaton (1974) hanno
controllato la frequenza di malattie invernali, soprattutto raffreddori, nei loro
soggetti durante il mese immediatamente successivo all'interruzione dell'assun-
zione delle loro compresse di acido ascorbico o di placebo. Durante questo
mese i soggetti che avevano ricevuto da 1 a 2 g. di vitamina C al giorno e quel-
li che avevano ricevuto il placebo ebbero circa lo stesso numero di episodi di
malattia per persona, 0,304 e 0,309 rispettivamente.
I valori medi del numero di giorni per persona trascorsi in casa (0,384 e
0,409) e il numero di giorni trascorsi sul posto di lavoro (0,221 e 0,268) furono
un po' inferiori per il primo gruppo rispetto al secondo, anziché il contrario,
come era da aspettarsi se l'effetto-rimbalzo fosse stato notevole. Inoltre, non si
verificò un numero maggiore di tali episodi durante la prima metà del mese ri-
spetto alla seconda.
Alcune persone possono soffrire di un'anomalia relativa a questi geni rego-
latori. La presenza di una quantità eccessiva degli enzimi che catalizzano l'ossi-
dazione della vitamina C potrebbe essere responsabile dell'anomalia nell’utiliz-
zazione della vitamina che è stata osservata in alcuni soggetti schizofrenici.
Il dottor Cameron e io, tuttavia, nel nostro libro Cancer and Vitamin C
(1979) abbiamo segnalato che l'interruzione potrebbe essere pericolosa nel
caso dei malati di cancro, e abbiamo raccomandato che l'assunzione non venga
interrotta, per questi pazienti, neppure di un solo giorno. Abbiamo discusso ul-
teriormente la questione nel capitolo 19.
Già da trent'anni è noto che le donne incinte hanno un fabbisogno di vitami-
na C maggiore rispetto alle altre donne. La ragione di questo fabbisogno supe-
riore sta in parte nel fatto che il feto in via di sviluppo ha bisogno di un buon
rifornimento di questa vitamina, ed esiste un meccanismo nella placenta per
pompare la vitamina C dal sangue della madre a quello del feto. Una ricerca
precedente di Javert e Stander (1943) accertò che la concentrazione dell'ascor-
bato nel sangue del cordone ombelicale era di 14,3 mg. per litro, quattro volte