Page 276 - Come vivere più a lungo
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I biochimici hanno messo a punto alcune procedure apposite per liberare la
vitamina legata. Se non si usano tali procedure, l'analisi determina esclusiva -
mente la quantità di vitamina B legata debolmente.
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Ricercatori di due laboratori diversi ripeterono l'esperimento, usando meto-
di analitici affidabili (Newmark, Scheiner, Marcus e Prabhudesai, 1976), tro-
vando nei due pasti quantità di vitamina B uguali, entro il 5 per cento alle
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quantità calcolate in base alle tabelle alimentari. Tali quantità erano da sei a
otto volte quelle riferite da Herbert e Jacob; inoltre trovarono che l'aggiunta di
100, 250 o 500 mg. di acido ascorbico non cambiava la quantità di vitamina B 12
presente nei pasti.
Anche altre due ricerche (Marcus, Prabhudesai e Wassef, 1980; Ekvall e
Bozian, 1979) hanno contraddetto l'affermazione che la vitamina B venga di-
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strutta dalla vitamina C.
Possiamo concludere che il pericolo attribuito da Herbert e Jacob all'assun-
zione di quantità moderatamente alte di vitamina C (500 mg. o più) insieme
con i pasti non esiste. La conclusione a cui erano giunti i due autori era erro-
nea, perché il metodo seguito per analizzare la vitamina B non era corretto.
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Gli autori di articoli sulle vitamine e i medici che danno consigli sulla salute
dovrebbero smetterla di citare la distruzione della vitamina B come una ragio-
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ne per non prendere le quantità ottimali di vitamina C.
Una delle ragioni avanzate da Medical Letter per non prendere quantità
supplementari di vitamina C è che la presenza di tale vitamina nell'urina po-
trebbe far si che i normali esami di dosaggio del glucosio nell'urina stessa dia-
no un risultato positivo falso. Questo fatto non può essere considerato come
un'argomentazione contro l'assunzione della vitamina C; piuttosto esso deve
stimolare a mettere a punto dei test che siano attendibili.
Brandt, Guyer e Banks (1974) hanno indicato un modo per modificare que-
sto esame evitando l'interferenza dell'acido ascorbico; un modo ancora più
semplice consiste nel non prendere la vitamina C il giorno in cui si raccoglie il
campione di urina.
Un altro esame comune in cui l'acido ascorbico può interferire è quello del
sangue nelle feci, che indica un sanguinamento interno (Jaffe e colleghi, 1975).
Il dottor Russell M. Jaffe dei National Institutes of Health, che ha scoperto
questo effetto, sta ora mettendo a punto un esame più attendibile.
Quando una persona ingerisce una quantità normale di vitamina C ogni
giorno, la concentrazione dell'ascorbato nel suo sangue rimane costante, cioè di
circa 15 mg. per litro.
Spero e Anderson (1973) hanno studiato ventinove soggetti, ai quali furono
somministrati 1, 2 o 4 g. al giorno di vitamina C.