Page 271 - Come vivere più a lungo
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posti ad attente ricerche e analisi negli ultimi dieci-dodici anni, e molte delle
inesattezze relative alla loro importanza sono state rettificate (Pauling, 1976).
Molti autori di libri divulgativi sulla nutrizione, tuttavia, hanno una conoscenza
della materia incompleta e continuano a scrivere storie allarmistiche sui
pericoli degli alti dosaggi vitaminici e a raccomandare che non si prenda più
delle RGR senza aver chiesto il parere del medico (il quale può anche non
essere aggiornato in proposito). Un esempio è l'articolo comparso nel 1984 sul
New York Times, a firma di Jane E. Brody (di cui abbiamo già parlato nel capi-
tolo 27), che si caratterizza per l'alto numero di affermazioni false o fuorvianti
che contiene. Quando cercai di richiamare l'attenzione del direttore del Times
su questi errori, fu pubblicata una «errata corrige», ma di uno solo di essi (7
maggio 1984). Quasi tutti i presunti pericoli di cui si parla in quell'articolo so-
no discussi in questo o nel precedente capitolo.
Vi è un effetto della vitamina C, presa in forti dosi, che è stato riferito da
molti: si tratta dell'effetto lassativo. Per alcune persone basta un'unica dose di 3
g. presa a stomaco vuoto per promuovere un'azione lassativa, mentre la stessa
quantità, presa dopo i pasti, non ha tale effetto. Un medico che cura i pazienti
affetti da malattie infettive facendo prendere loro il massimo di acido ascorbico
che possono tollerare senza disagi fisici ha riferito che quasi tutti i pazienti si
stabilizzano su dosi che vanno dai 15 ai 20 g. al giorno (Cathcart, 1975).
Virno e colleghi (1967) e Bietti (1967) hanno scritto che le persone affette
da glaucoma, trattate con dosi da 30 a 40 g. al giorno di acido ascorbico, sof-
frono di diarrea per tre o quattro giorni, ma non più in seguito.
Solitamente la stitichezza può essere tenuta sotto controllo aggiustando la
dose di vitamina C assunta (Hoffer, 1971). Per stare in buona salute è bene
evacuare regolarmente ogni giorno i contenuti del tratto inferiore degli intesti-
ni. Trattenere nell'organismo materiale di scarto per un tempo superiore al ne-
cessario può essere dannoso.
D'altro canto, l'uso di lassativi moderatamente irritanti, come magnesia, ca-
scara sagrada o solfato di sodio, può a sua volta essere fonte di ulteriori distur-
bi. Spesso i medici consigliano ai pazienti che soffrono di stitichezza di adotta-
re una dieta adeguata, che includa una grande quantità di frutta e verdura. Que-
sto è un buon trattamento ortomolecolare, come anche il ricorso alla vitamina
C, da aggiungersi alla dieta di frutta e verdura.
Un trattato medico molto noto afferma che non si hanno gravi conseguenze
se non si va di corpo per tre o quattro giorni, e che è meglio cercare di far fun-
zionare l'intestino senza ricorrere ai lassativi. Penso che si tratti di un'opinione
errata, per parecchie ragioni. Sappiamo dal lavoro del dottor Robert Bruce, di-
rettore della sede di Toronto del Ludwig. Cancer Research Institute, che il ma-
teriale fecale umano contiene presumibilmente delle sostanze cancerogene.