Page 175 - Come vivere più a lungo
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rono lo stesso risultato.  Finalmente  il National Cancer  Institute  ci diede un

          sostegno economico che finanziò  parzialmente un'approfondita ricerca sulla vi-
          tamina C in relazione al cancro spontaneo del seno nei topi, ricerca che noi ef-
          fettuammo nel nostro Istituto di Palo Alto dal 1981 al 1984. Tale ricerca è di
          gran lunga lo studio più attento e attendibile  che sia mai stato fatto sulla rela-
          zione tra vitamina C e il cancro negli animali (PAULING e colleghi, 1985).


              Le topine usate in questa indagine, del ceppo RIII, cominciano a sviluppare
          tumori palpabili del seno a circa quaranta settimane. La formazione dei tumori
          è provocata da un virus  che viene  trasmesso  da madre a figlia  con il latte
          materno.

              La frequenza secondo cui si sviluppa il primo tumore dopo il periodo di la-

          tenza è costante: cioè dopo quaranta settimane le topine che non presentano un
          tumore hanno ogni settimana la stessa probabilità di manifestare il primo tumo-
          re.

              Nella nostra ricerca avevamo sette gruppi di topine, ciascuno costituito  da
          cinquanta soggetti, nutrite con una dieta accuratamente studiata, che conteneva

          un'aggiunta  di acido ascorbico nelle  seguenti percentuali:  0,076 1,86 2,9 4,2
          8,0 8,1 8,3. Cominciarono a seguire questa dieta a 9 settimane e continuarono
          fino a 114 settimane. Le topine affette da tumore venivano uccise perché non
          soffrissero. Trovammo  che il  periodo di latenza  aumentava  in modo costante

          con l'aumentare  della dose di vitamina  C assunta, dalle  38 settimane  per lo
          0,076 per cento di vitamina C, a 52 settimane per l'8,3 per cento. Inoltre, la per-
          centuale della comparsa del primo tumore in ogni gruppo diminuì in modo co-
          stante, da 2,7 alla settimana, in corrispondenza dello 0,076 per cento di vitami-

          na C, a 0,7 alla settimana, in corrispondenza dell'8,3 per cento. La valutazione
          biostatistica dei risultati mostra che la teoria secondo la quale quantità maggio-
          ri di vitamina  C nell'alimentazione  delle topine provoca una diminuzione nel-
          l'incidenza del cancro al seno spontaneo è altamente attendibile. La probabilità

          che gli effetti osservati siano dovuti a fluttuazioni statistiche  è solo di uno su
          un milione.

              Il risultato complessivo è che il momento in cui si manifesta il tumore si po-
          trae considerevolmente  assumendo una  maggiore quantità  di vitamina  C. Per
          metà delle topine il periodo sale da 66 settimane per la dose minima di vitami-

          na a 120 settimane per la massima. Lo sviluppo del cancro nelle topine del cep-
          po RIII risulta quindi differito dalla mezza età alla tarda vecchiaia.

              Risultati analoghi  in topi affetti da cancro cutaneo causato da irradiazione
          con luce ultravioletta di lunghezza d'onda estrema (simile alla luce solare) era-
          no stati ottenuti in una ricerca precedente effettuata nel nostro Istituto e soste-

          nuta da contributi di varie persone, ma non del National Cancer Institute (Pau-
          ling,  Willoughby e colleghi,  1980). Altre ricerche su animali  eseguite  da altri
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