Page 168 - Come vivere più a lungo
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tri tessuti dai danni  provocati dall'ossidazione. Esse rallentano  il processo di

          deterioramento che avviene nell'organismo con il passare del tempo e aiutano a
          prevenire  le malattie  cardiovascolari.  Sono  efficaci  anche  come  coadiuvanti
          delle terapie convenzionali.

              In questo libro mi occupo quasi esclusivamente delle vitamine e di altre so-
          stanze  ortomolecolari,  e solo  occasionalmente  cito  qualche  farmaco.  Faccio

          un'eccezione solo in questo capitolo, per parlare di una procedura non ortomo-
          lecolare per il  trattamento dell'arteriosclerosi e delle  conseguenti malattie  del
          cuore e del sistema circolatorio periferico: l'uso a scopo preventivo di un agen-
          te di chelazione, l'acido etilendiaminotetracetico (EDTA). A mio giudizio, que-
          sto trattamento ha una base scientifica  del tutto razionale, e i dati che ne con-

          fermano l'efficacia mi appaiono molto attendibili;  inoltre, la maggior  parte del
          pubblico non ne sentirà probabilmente mai parlare né riceverà dal proprio me-
          dico un buon consiglio  in proposito. La maggior  parte dei medici ha sentito

          parlare del trattamento mediante EDTA, ma lo sconsiglia, e ciò in base a idee
          erronee, come ho appena dimostrato.

              L'EDTA viene ampiamente usato in chimica analitica e in vari processi chi-
          mici industriali, per esempio nell'industria dei coloranti o in quella di saponi e
          detersivi,  dove concentrazioni  anche molto  piccole  di ioni  di metalli  pesanti

          nell'acqua interferiscono con le reazioni.  Combinandosi fortemente con questi
          ioni, l'EDTA funge  da agente sequestrante: questo processo prende il nome di
          chelazione.

              L'EDTA viene usato in medicina per il trattamento di persone intossicate da
          cadmio, cromo, cobalto, rame, piombo, manganese, nichel, radio, selenio, tung-

          steno, uranio, vanadio o zinco. Solitamente l'EDTA viene somministrato sotto
          forma di una soluzione  contenente il suo sale bisodico di calcio. Gli ioni del
          metallo  tossico si combinano  più fortemente  con l'EDTA  che con gli ioni di
          calcio e lo sostituiscono nel complesso, per essere poi eliminati con le urine.

              Un'altra applicazione dell'EDTA si ha nel controllo delle malattie cardiova-

          scolari, tra le quali l'arteriosclerosi, l'occlusione a carico delle arterie, i disturbi
          dovuti a un diminuito  apporto di ossigeno al muscolo cardiaco. A questo sco-
          po, esso viene somministrato per fleboclisi in un periodo di tre ore sotto forma
          di una soluzione contenente 3 g. di EDTA sodico in 500 ml di soluzione salina

          normale, o di soluzione di destrosio. Il trattamento profilattico consueto consi-
          ste in venti applicazioni, solitamente due alla settimana per dieci settimane; al-
          cuni dati suggeriscono che tale trattamento contribuisca all'eliminazione  delle

          placche arteriomatose.
              Nello sviluppo dell'arteriosclerosi, la prima fase consiste nella deposizione

          di una massa di tessuto connettivo scarsamente aggregato (fibrille  di collagene
          e mucopolisaccaridi, spesso con qualche cellula  fibroblastica)  sulla parete in-
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