Page 9 - Prodotto interno mafia
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aneddoto:  «Non  dimenticherò  mai  quanto  mi  disse  Maurizio

               Prestieri,  boss  della  camorra  attualmente  collaboratore  di
               giustizia:  “Io  lo  dico  sempre:  non  dovevamo  essere  Vip,  ma

               Vipl”.  Vipl?  Chiedo.  E  cioè?  “Sí  la  L  sta  per  Local”.  Very
               Important Person, Local! L’importante è essere importanti solo

               nel  recinto» .  Magari  Prestieri  non  aveva  familiarità  con  la
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               struttura della grammatica inglese, ma la sua comprensione della
               sociologia mafiosa è impressionante.

                   Le recenti indagini sulla ’ndrangheta hanno rivelato un forte
               radicamento  dell’organizzazione  nel  Nord  Italia  e  all’estero:

               pensiamo solo all’operazione Minotauro del giugno 2011 che ha
               documentato  la  presenza  di  9  «locali»   di  ’ndrangheta  in
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               Piemonte; alle indagini Crimine e Infinito in Lombardia, che nel
               2010  hanno  portato  in  carcere  160  presunti  affiliati  della

               ’ndrangheta in Lombardia; alla giunta comunale di Desio sciolta
               nello stesso anno per infiltrazioni mafiose. E se la mattina dopo
               il Ferragosto del 2007 la Germania si è svegliata con il fantasma

               della ’ndrangheta in casa con la strage di Duisburg, le operazioni
               Crimine  2  e  Crimine  3  hanno  svelato  la  ramificazione

               dell’organizzazione fino in Canada, Australia e Olanda.
                   La  mafia  calabrese  comanda  fuori  dai  confini  della  regione,
               ma il cordone ombelicale con la Calabria non è mai stato scisso.

               Lo  sa  bene  Nicola  Gratteri  quando  mi  racconta:  «Le  indagini
               hanno dimostrato che in Lombardia (ma il discorso vale anche

               per Piemonte, Liguria, Germania, Svizzera) ci sono “locali” cloni
               di quelli calabresi e, in secondo luogo, che il coordinatore di tutti

               i  “locali”  della  regione  è  stato  nominato  dalla  “Provincia”  di
               Reggio Calabria».

                   È  un’analisi  su  cui  concorda  anche  il  procuratore  nazionale
               Pietro  Grasso:  –  L’organizzazione  si  è  mimetizzata,  –  mi  ha
               detto,  –  non  fa  affari  nella  terra  d’origine,  dove  può  essere

               facilmente scoperta, ma al Nord e nei contesti dove ricchezza e
               imprenditoria  non  fanno  eccezione.  Le  teste  restano  al  Sud.

               Quando facciamo inchieste nell’Italia settentrionale e all’estero,
               è  necessario  cercare  sempre  il  collegamento  criminale  con  le





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