Page 8 - Prodotto interno mafia
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Scrive  Nino  Amadore  nel  saggio  La  zona  grigia:

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               professionisti al servizio della mafia : «Quasi tutti i professionisti
               citati non sono semplicemente collusi: sono divenuti esponenti di

               una  nuova  classe  dirigente  mafiosa,  pronta  in  silenzio  e  senza
               spargimenti di sangue a prendere il posto dei vecchi sanguinari e

               analfabeti  capi  della  mafia  […]  Professionisti  saldamente
               insediati  in  ruoli  di  vertice  dell’economia  pulita  anche  nelle
               regioni ricche, quelle  che contano  sotto il  profilo economico  e

               politico: in Lombardia, in Veneto, in Liguria, in Piemonte».



                   L’alleanza tra manovali violenti e professionisti astuti non è
               affatto  un  fenomeno  dei  nostri  giorni,  ricalca  la  struttura
               originaria di Cosa nostra anche se si presenta con caratteri nuovi.

               Già  nell’inchiesta  sociale  La  Sicilia  nel  1876  di  Leopoldo
               Franchetti e Sidney Sonnino si può leggere: «Tutti i cosiddetti

               capimafia  sono  persone  di  condizione  agiata.  Sono  sempre
               assicurati  di  trovare  istrumenti  sufficientemente  numerosi  a
               cagione della gran facilità al sangue della popolazione anche non

               infima di Palermo e dei dintorni. Del resto sono capaci di operare
               da  sé  gli  omicidi.  Ma  in  generale  non  hanno  bisogno  di  farlo,

               giacché  la  loro  intelligenza  superiore,  la  loro  profonda
               cognizione delle condizioni della industria a ogni momento, lega

               intorno  a  loro,  per  la  forza  delle  cose,  i  semplici  esecutori  di
               delitti e li fa loro docili istrumenti».

                   Come  spiega  in  questo  libro  Ivan  Lo  Bello:  «Il  sistema
               economico  della  mafia  nasce  misto,  luogo  dove  illegalità  e
               legalità si fondono naturalmente. Lo sviluppo di Cosa nostra si

               caratterizza per un’egemonia della mafia borghese, che tende a
               mimetizzarsi,  a  tessere  rapporti  col  mondo  imprenditoriale:

               un’organizzazione  sostenuta  e  composta  da  professionisti
               insospettabili  fino  a  quando  non  emergono  evidenze  dalle

               indagini giudiziarie».
                   Alle  aspirazioni  globali  si  accompagna,  però,  sempre

               l’attaccamento al territorio d’origine che Roberto Saviano, autore
               del  best  seller  mondiale  Gomorra ,  ha  sintetizzato  in  un
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