Page 147 - Prodotto interno mafia
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una questione di etica, ma di interessi. In Cina ci sono milioni di

               famiglie  che  vivono  grazie  alla  manifattura  e  alla  vendita  di
               prodotti copiati. Mano a mano che l’economia cinese entrerà nei

               grandi giochi internazionali con lo scopo di dominarli, aumenterà
               l’interesse del governo di mettere ordine, di rispettare le regole.

                   Passi  avanti  in  questo  senso  già  ci  sono  stati.  Durante  le
               Olimpiadi di Pechino del 2008 sono sparite dal paese le merci
               contraffatte.  La  «pulizia»  temporanea  dimostra  che  il  governo

               aveva  capito  l’importanza  di  dare,  in  quel  momento,
               un’immagine  diversa  della  Cina,  piú  moderna,  coerente  con

               quella  dei  paesi  occidentali.  Certo,  i  prodotti  copiati  non  sono
               spariti,  ma  il  governo  sa  che  sono  un  simbolo  negativo  per  il

               paese e si è mosso per contrastare velocemente il fenomeno in
               vista delle competizioni internazionali.



                   Nei due esempi che ha appena fatto – il Messico e la Cina –
               un fattore decisivo sembra essere la volontà politica dei governi
               coinvolti.



                   Nel  mondo  stanno  aumentando  problemi  sui  quali  nessun

               paese può essere influente se interviene da solo: c’è sempre piú
               bisogno che le azioni siano collettive per far sí che siano anche
               efficaci.  Pensiamo  a  quello  che  sta  accadendo  tra  Russia,

               Thailandia e Stati Uniti con il caso Bout.
                   Viktor Bout, conosciuto come «Merchant of death», mercante

               di morte, è l’uomo che si è inventato il commercio di armi dopo
               il  crollo  dell’Unione  Sovietica  quando,  giovane  pilota  militare

               congedato,  adocchiò  nel  moribondo  impero  militare  una
               redditizia opportunità per la sua vita civile. Bout cominciò cosí

               ad  acquistare  vecchi  aerei  sovietici.  La  sua  flotta  crebbe
               rapidamente di anno in anno con velivoli che registrava in paesi
               dalla giurisdizione permissiva come la Repubblica Centrafricana,

               la  Guinea  Equatoriale,  l’Ucraina,  la  Liberia.  Diventò  presto  il
               numero uno del trasporto aereo di merci «sensibili» nel mondo

               grazie  a  queste  entità  legali  che  fungevano  da  copertura  a  una
               serie di incarichi illeciti.



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