Page 145 - Prodotto interno mafia
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criminali.  Durante  gli  anni  della  crisi  economico-finanziaria  i

               «buchi neri» sono aumentati?


                   Da quando è stato pubblicato Illecito c’è stata un’esplosione di

               buchi neri nel mondo. Fino agli inizi del 2000 erano oggetto di
               studio e di attenzione da parte degli addetti ai lavori. Un buco

               nero geopolitico, espressione che ho preso in prestito da Lucio
               Caracciolo direttore della rivista italiana di geopolitica «Limes»

               è  un  luogo  del  mondo  dove  le  leggi  tradizionali  della  politica,
               dell’economia  e  della  società  civile  non  trovano  applicazione.

               Nascono anche dai fallimenti economici e politici e sono favoriti
               da fattori geografici. Spesso sono lontani e relativamente isolati
               dai principali centri di potere, come la capitale di un paese, ma

               sono  sorprendentemente  ben  collegati  con  i  mercati  di  altri
               continenti  sui  quali  piazzano  le  loro  redditizie  esportazioni

               illecite.  Negli  ultimi  anni  i  buchi  neri  sono  entrati  nelle
               preoccupazioni di molti cittadini, nella quotidianità delle news.
                   Pensiamo ai pirati che operano nelle acque della Somalia, al

               confine tra Spagna e Marocco, alla situazione del Sud Italia, o
               dell’Europa Orientale e dei paesi di frontiera con la Russia, come

               l’Ucraina.  Questi  sono  territori  in  cui  il  gioco  democratico  è
               sospeso e l’economia e i rapporti sociali sono regolati da gruppi

               criminali  che  controllano  le  risorse.  Un  altro  pericoloso  buco
               nero che si è rafforzato in questi anni è la Corea del Nord: uno

               Stato  criminale,  dove  le  principali  entrate  economiche
               provengono dall’esportazione di prodotti proibiti, dal traffico di
               esseri umani, armi, droga, denaro falso.

                   Quello  però  che  desta  piú  preoccupazione  al  momento  è  il
               vicino di casa degli Stati Uniti: il Messico. Come tutti i buchi

               neri, anche quello messicano non è scoppiato all’improvviso, ma
               è il prodotto di una serie di scelte politiche sbagliate.

                   Il  Plan  Colombia,  il  programma  per  la  repressione  del
               narcotraffico  sovvenzionato  dagli  Stati  Uniti  e  approvato  nel

               2000,  ha  reso  piú  efficace  l’azione  del  governo  colombiano  e
               consentito  alle  autorità  nazionali  di  contrasto  del  crimine  di





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