Page 150 - Prodotto interno mafia
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strumenti della diplomazia mondiale, io credo che la ricetta per
combattere le reti criminali sia il «minilateralismo», una strategia
che consiste nello stringere accordi anche parziali, limitati a
pochi stati, ma sufficienti per iniziare ad agire.
Negli ultimi dieci anni non ci sono state azioni che abbiano
messo d’accordo veramente tutti gli stati. Le ultime importanti
risalgono al 1995, con la creazione della World Trade
Organization che ha coinvolto 123 paesi, e l’ultimo accordo per
la non proliferazione sottoscritto da 185 nazioni. Da allora, tutte
le volte che si domanda un coordinamento multilaterale sui
progetti, questi falliscono. Ultimo caso eclatante: il vertice di
Copenhagen sul clima del 2009 si è risolto con un nulla di fatto.
La domanda che pongo io però è di metodo: come è possibile
trovare un accordo globale su un tema cosí importante come il
clima? Credo sia arrivato il momento di abbandonare l’idea che
le grandi questioni – emergenze che come tali richiedono una
risposta effettiva e immediata – possano essere affrontate con
accordi che sanciscono l’armonia di 192 paesi. Piuttosto bisogna
realizzare un coordinamento tra il numero minimo di paesi
capace di avere la massima conseguenza possibile.
Il «minilateralismo» prevede che, ad esempio, per discutere di
temi economici il numero minimo di paesi coinvolti sia venti.
Venti come i rappresentanti che si riuniscono nel G20 per
prendere decisioni in merito e rappresentano l’85 per cento
dell’economia mondiale. Potrebbe essere questo il numero giusto
anche per il clima visto che i venti stati che inquinano di piú al
mondo sono responsabili del 75 per cento delle emissioni di gas
serra. Mentre il numero minimo per risolvere il problema della
proliferazione nucleare potrebbe essere ventuno, dato che
ventuno sono i paesi che possiedono o si suppone possiedano
armi nucleari. Se i paesi principali donatori e supporter
dell’Africa sono dodici, dodici dev’essere il numero minimo
vincente per essere efficaci.
L’idea di abbandonare il multilateralismo è controcorrente in
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