Page 152 - Prodotto interno mafia
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interessa  anche  le  sedi  governative.  Non  si  tratta  solo  di  un

               aumento  del  crimine  nelle  strade.  Non  stiamo  parlando  del
               crimine locale, bensí di quello su larga scala. Non di burocrati

               che incassano tangenti, bensí di ministri, governatori, legislatori,
               generali, e perfino capi di Stato che fanno parte di organizzazioni

               criminali  che  operano  a  livello  internazionale.  La  corruzione  e
               l’influenza del crimine organizzato nei governi di Afghanistan,
               Messico,  Venezuela,  nei  Balcani  o  in  Russia  non  si  ripercuote

               soltanto sui cittadini di questi paesi, bensí sul mondo intero.



                   In  che  modo  il  sistema  finanziario  si  incrocia  col  mondo
               dell’illecito?


                   Dopo le crisi latinoamericane degli anni Ottanta e Novanta e

               soprattutto dopo la crisi asiatica del ’97-’98, si pronunciavano e
               leggevano  le  stesse  affermazioni  che  si  proclamano  oggi:  piú

               rigore,  meno  debiti,  piú  controlli  e  cosí  via.  Ma  proprio  sulle
               ceneri di quelle crisi e ispirandosi ad azioni adottate o tollerate

               per fronteggiarle, è nato e si è rinforzato il cosiddetto «sistema
               finanziario ombra», un mercato fatto di hedge fund, vulture fund,

               finanziarie spericolate e operazioni off balance di grandi banche.
                   Fino  al  2008  esistevano  due  sistemi  finanziari:  uno  formale,
               regolare,  e  un  altro  ombra,  molto  piú  grande  del  sistema

               finanziario  formale,  che  includeva  finanzieri  spericolati  alla
               Bernard  Madoff ,  ma  anche  le  grandi  banche  che  portavano
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               avanti operazioni al di là del sistema regolare senza potere essere
               ancora definite illegali o criminali.

                   È noto che i governi e le istituzioni preposte al controllo e alla
               vigilanza  stanno  imponendo  nuove  regole  e  limiti  ai  mercati.

               L’obiettivo  primario  dei  gruppi  di  regolatori  che  stanno
               ridisegnando la nuova architettura finanziaria mondiale è evitare
               che ci sia una nuova crisi finanziaria come quella del 2008. Per

               impedirlo  si  stanno  muovendo  su  due  fronti:  da  un  lato
               aumentano  le  garanzie  del  capitale  delle  banche,  limitando  le

               tipologie di rischio che gli istituti di credito possono assumersi e
               ponendo dei limiti ai guadagni degli esecutivi. Dall’altro, c’è una



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