Page 157 - Prodotto interno mafia
P. 157
dibattito sul tema. Privacy e sicurezza non sono piú in contrasto
tra loro. I cittadini non si infastidiscono al pensiero che quando
camminano per strada sono ripresi.
La privacy ha due dimensioni: una politica, ed è il caso
dell’Italia, dove la vita privata dei cittadini viene usata come
parte della battaglia tra schieramenti, e un’altra ideale, cioè la
difesa di un valore. Ma quanto può valere la questione di
principio rispetto a un pericolo che minaccia la tua gente, le tue
industrie, la tua vita?
L’anonimato come bene individuale e collettivo è destinato a
sparire. In futuro sarà sempre piú difficile fare movimenti di
denaro senza che si conoscano gli attori e i luoghi; fare una
telefonata senza che si sappia chi si sta chiamando o mandare
una e-mail senza che il mittente sia immediatamente
rintracciabile. Credo che si verificherà un aumento della
trasparenza nelle comunicazioni e nel commercio. Questa
tendenza, già affermata negli Stati Uniti, sarà parte della nostra
vita nelle prossime decadi anche se per il momento in Europa
non si vede.
La fine dell’anonimato porterà alla sconfitta della criminalità
organizzata?
La criminalità organizzata rappresenta oggi per i cittadini
quello che era il cambiamento climatico agli inizi del nuovo
millennio: un tema controverso che non rientrava nell’agenda dei
governi e nei confronti del quale l’opinione pubblica non sapeva
bene come porsi. Le persone erano al corrente del dibattito in
corso tra aule governative e istituti di ricerca, tra professori e
addetti ai lavori, ma non credevano che la verità potesse davvero
avere un impatto reale sulle proprie vite. Oggi c’è
consapevolezza che il riscaldamento globale è una minaccia per
tutti e i progetti per combatterlo stanno diventando una priorità
per molti paesi del mondo.
Rispetto alle mafie vale lo stesso principio: ovvio che la gente
sa che c’è un problema, ma per loro non rappresenta ancora una
152