Page 158 - Prodotto interno mafia
P. 158
priorità. Non se ne conoscono ancora le dimensioni con
precisione e non si conoscono neanche le conseguenze possibili.
Quest’atteggiamento proviene dalla combinazione di diversi
fattori. Innanzitutto dall’insieme di abitudine e rassegnazione: la
criminalità è sempre esistita, è antica quanto la storia dell’uomo
ed è un problema con cui, in qualche modo, bisogna convivere.
In secondo luogo, se su un piano collettivo la questione viene
delegata alla sfera d’azione delle forze dell’ordine, su quello
individuale resta un tema astratto che investe la dimensione
dell’educazione e dei valori, e non quello dell’impegno concreto.
Oggi le mafie si presentano completamente rinnovate: il
crimine è globale. Né le soluzioni moralistiche né tanto meno
quelle giustizialiste possono essere un rimedio. Per combattere la
criminalità organizzata non servono preti, né maestri, né giudici,
perché le nuove radici dell’illecito sono economiche o
geopolitiche. Anche volendo investire tutte le risorse dell’Italia
solo nella battaglia per la legalità, non ci sarà mai un numero
sufficiente di sacerdoti, chiese, aule, insegnanti, poliziotti per
contenere la pressione sull’Italia, per esempio da parte della
Cina. La verità è che le modalità di intervento delle reti
internazionali del crimine oggi si muovono al di fuori
dell’ambito di influenza e controllo delle istituzioni di ogni
singolo paese.
1
Illecito. Come trafficanti, falsari e contrabbandieri stanno controllando l’economia mondiale, Mondadori, Milano 2006.
2
Nel 2010 secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) il numero di disoccupati nel mondo è sceso a 205 milioni. I paesi piú
colpiti restano Stati Uniti e Unione Europea, responsabili del 55 per cento dell’aumento totale della disoccupazione mondiale tra il 2007 e il 2009 pur
rappresentando unicamente il 15 per cento della popolazione mondiale.
3
Bernard Madoff è un finanziere americano condannato a 150 anni di carcere per quella che è stata definita «la piú grande truffa finanziaria
della storia». L’imprenditore si è riconosciuto colpevole di aver truffato attraverso un gigantesco sistema di piramidi finanziarie (il cosiddetto schema
di Ponzi) persone celebri e piccoli risparmiatori per circa 65 miliardi di dollari. La truffa della Bernard Madoff Investment Securities ha rappresentato
uno dei capitoli piú drammatici della crisi economico-finanziaria del 2008.
4
Nella relazione sull’attività della Commissione antimafia nel 2009-2010 si legge: «Le considerevoli risorse finanziarie necessarie all’acquisto
degli impianti e la prospettiva di guadagni attesi elevati creano le condizioni per scambi finanziari di significativa entità, sostenuti da ingenti interventi
creditizi. L’esistenza di finanziamenti agevolati e il riconoscimento di contributi pubblici relativi all’energia prodotta attirano naturalmente
l’attenzione delle organizzazioni criminali, che effettuano ingenti investimenti nel settore, favorite anche dal controllo del territorio nelle regioni
meridionali».
153