Page 156 - Prodotto interno mafia
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proprio e che necessariamente attirerà l’attenzione massiccia di

               eserciti,  forze,  servizi  segreti  altrimenti  distanti  proprio  perché
               impegnati su altro.

                   Un altro falso mito è legato ai paradisi fiscali. Non sono stati
               l’Isola  di  Curaçao,  né  le  isole  Cook  o  Nauru,  gli  epicentri  del

               dissesto  finanziario,  ma  Manhattan,  la  City  di  Londra,  Tokyo,
               che non sono paradisi fiscali, ma centri finanziari mondiali molto
               regolati.  Non  c’è  dubbio  che  esista  una  grande  attività  illegale

               legata ai paradisi fiscali. Continuerà a esserci, come continuerà a
               esserci la pressione per eliminarla. Ma difficilmente puo risultare

               decisiva. Nel mondo ci sono due forze contrarie che si scontrano:
               una  lotta  per  eliminare  l’anonimato  nell’attività  finanziaria

               internazionale  e  un’altra  per  mantenerlo.  Questo  conflitto  tra
               anonimato  e  trasparenza  sarà  uno  dei  piú  importanti  delle

               prossime decadi.


                   Il suo piano di contrasto quotidiano alla criminalità prevede
               una  serie  di  strumenti  che  entrano  nella  sfera  privata  dei

               cittadini:  uso  massiccio  di  intercettazioni,  apparati  di
               identificazione a radiofrequenza, tecnologie biometriche per la

               cattura  dell’iride,  tecniche  di  localizzazione.  Come  si  può
               conciliare la domanda di sicurezza delle persone con la tutela

               della privacy? Lo scambio sarà piú sicurezza in cambio di meno
               libertà?



                   I due fattori si scontreranno fino a quando la popolazione non
               capirà  che  la  tolleranza  per  l’invasione  della  privacy  è

               direttamente  proporzionale  al  livello  di  minaccia.  Quando  le
               persone  si  sentono  veramente  in  pericolo,  come  è  successo  a

               Londra dopo gli attacchi terroristici del 2005, l’ossessione per la
               difesa del privato passa in secondo piano. Dopo gli attentati, gli
               inglesi,  in  origine  molto  sensibili  al  tema  della  privacy,  hanno

               cambiato idea perché hanno capito che è stato grazie ai potenti
               sistemi  di  videoregistrazione  della  città  di  Londra  che  gli

               inquirenti sono riusciti a capire subito che cos’era successo quel
               giorno. Oggi in Inghilterra, come negli Stati Uniti, non c’è piú



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