Page 87 - L'onorata società
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anteponendo al rigore del codice il semplice buonsenso.
              Roma,  Firenze  e  Catania  sono  le  città  dove  gli  automobilisti
          indisciplinati  se  la  passano  peggio.  Nella  capitale  le  infrazioni  sono
          aumentate  del  46  per  cento  nel  2007:  l'incasso  annuo  è  di  340  milioni.

          Firenze ha il record di verbali per veicolo: tre. Mentre ai piedi dell'Etna ci
          sono i guidatori più tartassati: 140 euro pro capite. Soldi che tuttavia non
          bastano  a  lenire  le  sofferenze  di  un  bilancio  comunale  perennemente
          sull'orlo  della  bancarotta.  Il  primato  dell'autovelox  più  redditizio  d'Italia

          spetta  invece  a  un  piccolo  paese  in  provincia  di  Varese,  Comabbio:  un
          marchingegno  diabolico  che  nel  2007  ha  portato  a  casa  2.830  euro  per
          abitante.
              A  pensare  male  si  fa  peccato,  ma  non  si  sbaglia.  Ecco  la  conferma.

          Arriva  dal  mitico  colonnello  Antonietta  Agliata,  vicecomandante  della
          polizia municipale di Napoli. Donna tutto d'un pezzo, un bel dì si è messa al
          computer  e  ha  scritto  una  circolare  che  ha  inviato  ai  responsabili  delle
          unità operative del capoluogo campano. Un invito, di più, un'esortazione ad

          aumentare la "produttività" degli uomini in divisa. All'insegna di un monito
          minaccioso:  «In  caso  di  mancato  raggiungimento  di  tali  obiettivi  tutto
          questo influirà sul giudizio finale connesso alle valutazioni utili per le future
          progressioni economiche, con adozione di conseguenziali provvedimenti».

          Capito?  Se  vuoi  fare  carriera  tira  fuori  blocchetto  e  penna  e  fai  il  tuo
          dovere. Risultato, Agliata ha fatto arrabbiare tutti: automobilisti, gli stessi
          vigili,  assessori,  perfino  il  suo  diretto  superiore.  Lui,  Luigi  Sementa,  ha
          giurato  e  spergiurato  che  non  ne  sapeva  nulla  e  che  l'idea  era  stata

          partorita in sua assenza.
              Fatto sta che il tentativo di legare l'avanzamento professionale dei vigili
          alla  "produttività"  non  è  nuova.  In  forme  e  modi  diversi,  è  già  stato
          sperimentato  in  parecchie  città,  salvo  cambiare  rotta  di  fronte  allo

          scatenarsi delle polemiche. Adesso ci stanno pensando a Genova. Ma c'è
          anche qualcuno che vuole tornare indietro, come a Firenze. Il neosindaco
          Matteo Renzi ha deciso di bloccare il furore degli ausiliari del traffico, che
          nel  2008  avevano  emesso  135  mila  delle  250  mila  multe  complessive

          comminate in città per divieto di sosta: «Non si fa cassa in questo modo»
          ha dichiarato Renzi. I suoi colleghi di mezza Italia si sono chiesti se fosse
          impazzito.
              Grazie  al  cielo,  c'è  anche  chi  la  butta  sulla  buona  educazione  e  sullo

          scherzoso.  Come  a  Varallo  Sesia,  nell'alto  Vercellese.  Da  quelle  parti  è
          ormai  buona  abitudine  che  il  vigile  lasci  sul  parabrezza,  insieme  con  il
          fatidico foglietto, un tagliando omaggio per prendere un caffè e un gratta e
          vinci. Il sindaco Gianluca Buonanno, della Lega, prova così a rabbonire i

          suoi compaesani-elettori: «Il caffè serve per far sbollire l'arrabbiatura. Con
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