Page 85 - L'onorata società
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per  contrastare  la  congiuntura  sfavorevole,  anche  a  scapito  della
          manutenzione  ordinaria.  Giova  ricordare  qui  che  Ciucci  è  anche  a  capo
          della società Stretto di Messina. Dopo aver letto queste esternazioni Altero
          Matteoli,  ministro  delle  Infrastrutture  e  dei  Trasporti,  ha  preso  carta  e

          penna  e  ha  scritto  una  lettera  ai  vertici  dell'Anas  per  ricordare  «le
          condizioni non sempre ottimali di molte arterie stradali gestite da codesta
          società, con livelli di sicurezza alquanto insufficienti».
              Evidentemente  Matteoli  conosce  bene  i  dati  sugli  incidenti  nelle  città

          italiane, diventate un incubo specie per alcune categorie a rischio: pedoni,
          anziani,  ciclisti  e  motociclisti.  Da  un'indagine  condotta  dal  Consiglio
          europeo per la sicurezza nei trasporti, che pure certifica un trend in calo
          negli ultimi otto anni, nel 2008 i morti sono stati 4.739, oltre 12 al giorno. I

          feriti 238.718,654 ogni 24 ore. Il costo economico per la collettività è di 21
          miliardi, 57 milioni al giorno. A Roma, ogni 100 mila abitanti si registrano
          in media 7,4 morti, 5,4 in più rispetto a Parigi e 4,4 più che a Londra. A
          Bari e Milano funziona più o meno come nella capitale. E le cose non vanno

          meglio  a  Catania,  Messina,  Verona  e  Bologna.  In  tre  anni,  dal  2003  al
          2006, la percentuale di croci sulle strade di Napoli è cresciuta dell'80 per
          cento, a Roma del 40, a Catania del 30, a Milano del 15 per cento. Maurizio
          Coppo,  responsabile  della  Consulta  sulla  sicurezza  stradale  del  Cnel,  il

          Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, l'ha detto chiaro e tondo:
          «In quasi tutte le grandi città i livelli di sicurezza peggiorano di anno in
          anno». Persino più diretto, Tom Hanks. Sì, proprio lui, il famoso attore di
          Forrest Gump. Impegnato per qualche settimana a Roma nelle riprese di

          Angeli  e  demoni,  si  è  molto  lamentato  dello  stato  pietoso  di  vie  e
          marciapiedi: «È un miracolo che sia ancora vivo, credetemi».
              Gli  crediamo  sulla  parola.  E  se  Hanks  avesse  dovuto  girare  altrove
          avrebbe corso gli stessi rischi. Degli oltre 5 mila punti critici segnalati dai

          cittadini  e  verificati  uno  per  uno  dalla  Fondazione  sicurezza  stradale
          dell'Ama  (l'associazione  delle  compagnie  di  assicurazione),  quasi  3  mila
          sono riferiti a strade urbane e in 2 mila casi il problema riguarda le buche o
          la  pavimentazione  dissestata.  L'Ania  ha  trasmesso  le  criticità  in  modo

          dettagliato alle autorità competenti: Comuni, Province, Anas, concessionari
          autostradali. Che il più delle volte si sono voltati dall'altra parte. I casi in
          cui si è intervenuti concretamente sono stati 160, il 3 per cento. Umberto
          Guidoni, segretario della fondazione, si è confessato con Daniele Martini di

          «Panorama»:

              All'inizio,  quando  facevamo  le  segnalazioni  ci  chiudevano  le  porte  in
          faccia.  Poi  abbiamo  spiegato  che  non  volevamo  appioppare  pagelle  ma

          solo dare una mano, e le cose sono migliorate. I tempi di risposta, però,
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