Page 60 - L'onorata società
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loro atteggiamenti di chiusura. Nell'ottobre 2008 l'Ordine di Trieste ha
intrapreso un'azione per bloccare un redazionale pagato da uno studio
legale cittadino e apparso su un magazine allegato al «Giornale». Il titolo
era: «Quando il team fa la forza». Con una lettera, si invitava il
responsabile dello studio «a far pervenire le controdeduzioni in merito alla
succitata pubblicazione». Nello stesso mese, il presidente Maurizio Consoli
ricordava a tutti gli iscritti: «È consentito agli avvocati che intendono dare
informazioni sulla propria attività esercitare tale facoltà nei termini e nei
limiti predetti dal codice di condotta». In concreto? Non si può fare
pubblicità finalizzata alla "captazione del cliente". È vietata la pubblicità
comparativa ed elogiativa. Proibito indicare le cause vinte e i prezzi delle
singole prestazioni. In aggiunta, non si possono utilizzare mezzi «aventi
caratteristiche assolutamente commerciali (volantini, manifesti, email
eccetera)». Domanda: che cosa si può fare? Nel giugno 2009 l'Ordine di
Brescia ha comminato una censura agli avvocati Cristiano Cominotto e
Francesca Passerini, che a gennaio avevano inaugurato il primo studio
legale low cost civile e penale in strada, a Milano. Motivo della sanzione:
Per avere, al fine di acquisire rapporti di clientela, posto in essere
condotta non conforme a correttezza e decoro, consistita nell'avere aperto,
sotto la suggestiva insegna «Alt, Assistenza legale per tutti», un ufficio
direttamente affacciato sulla via pubblica, alla cui porta di ingresso è
applicata una scritta, a caratteri vistosi, recante l'indicazione «Prima
consulenza gratuita».
Le critiche del Garante, comunque, non sono andate a genio a molte
altre categorie. Il Consiglio nazionale degli architetti ha sostenuto che
l'indagine dell'Antitrust «è viziata da pregiudizi ideologici» e ha espresso
«sconcerto per l'inizio di una nuova campagna di stampa antiordinistica».
Paolo Stefanelli, presidente degli ingegneri, è andato oltre. Ha preso carta
e penna e ha scritto direttamente a Silvio Berlusconi: scusi, presidente, ci
spieghi lei che sta succedendo, perché a noi sembra che i risultati e le
richieste dell'Antitrust siano «in netto contrasto con gli indirizzi provenienti
dagli ambienti governativi». Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro, della
Salute e delle Politiche sociali, parlando nella sua Treviso a una platea di
dentisti, ha tranquillizzato gli animi. Nessun timore: «Uno degli impegni
fondamentali sarà il controllo della qualità delle prestazioni. A riguardo,
intendiamo confermare e rinforzare il ruolo degli ordini professionali, che
saranno il principale riferimento per il ministero».
Sarà contenta Marina Calderone, cagliaritana, numero uno del Consiglio
nazionale dei consulenti del lavoro, che nel marzo 2009, durante il discorso