Page 108 - L'onorata società
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Queste calamità naturali sono quelle che si ripetono con maggiore
frequenza e causano, dopo i terremoti, il più alto numero di vittime e di
danni a centri abitati, beni ambientali, storici e culturali. [...] L'Italia è uno
dei Paesi a maggiore pericolosità vulcanica. Le condizioni peggiori
interessano l'area vesuviana e flegrea, l'isola di Ischia, il settore etneo, le
Eolie e i colli Albani. La pericolosità di questi vulcani non è però legata solo
alla loro attività, ma è anche da mettere in relazione alla probabilità di
attivazione di fenomeni gravitativi con conseguenti onde di maremoto.
Un assaggio di cosa significhino questa parole si è avuto nel dicembre
2002, quando una parete di roccia si è staccata dallo Stromboli finendo in
mare e provocando un'onda alta 100 metri che ha raggiunto le case
dell'isola.
I 174 miliardi per le opere "strategiche" vanno benissimo. Magari si
trovassero davvero le risorse finanziarie. Ben venga anche il ponte sullo
Stretto. E perché no, quello avveniristico sull'Adriatico per collegare Ancona
e Zara. Ma se provassimo a uscire dalla logica dell'emergenza? Se a ogni
tragedia la smettessimo di piangere e di lanciare promesse puntualmente
non mantenute? Se passassimo a un programma di interventi serio? C'è in
gioco la conservazione del nostro patrimonio artistico, paesaggistico,
monumentale. Ci sono di mezzo la nostra storia, la nostra cultura, la nostra
anima. Spesso, purtroppo, la nostra vita. Questo sì, sarebbe da Paese
normale.
Finché c'è condono c'è speranza
Invece, sembra proprio di vivere nel surreale Paese descritto da Antonio
Albanese nel suo esilarante libro Cchiù pilu pe' tutti. Avete presente Cetto
La Qualunque, parodia del politico meridionale? Nato in un bunker
sotterraneo di un ospedale abusivo calabrese nell'ottobre 1964, fin da
bambino Cetto matura il proposito di affermarsi in due campi: pilu e
cemento armato, sesso e abusivismo edilizio. Da piccolo fa tanti lavori,
tutti in nero. Prende il diploma di geometra, pure questo in nero. Perché
per convincere il presidente della commissione d'esami a favorirlo gli
ammazza il cane, sei galline e gli incendia tre ettari di uliveto. Il professore
lo promuove. A un certo punto scopre la passione per la politica. Cetto non
parla più, fa comizi. Anche per chiedere che ore sono, per comprare le
sigarette, per dire ti amo. Non avrà più interlocutori, né amici, né parenti,
solo e sempre elettori. Il suo programma è chiaro: