Page 10 - Mani in alto
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«Questo pacco è per il Bello, Ranuzzi Romano».
           «Sì lo conosco bene quello» risponde la guardia con chiaro accento napoletano.
           «Potete anche non aprire il pacchetto, tanto c’è solo un libro lì dentro…» dice quasi
          tra sé consegnandolo alla guardia.

           All’ingresso principale una targa bianca in gesso, con la scritta in stampatello
          «Carceri giudiziarie», sembra vigilare su quel breve scambio di battute.
           Il portone grigio di metallo si richiude con un rumore secco e Daniele ripensa a
          quando Maria veniva a trovarlo in galera.

           La vedeva entrare dall’ingresso del parlatorio e le faceva segno di svoltare subito a
          destra, così poteva stare lontana dalla vista dello spioncino della guardia.
           Maria si sedeva sulla lunga panca e allungava la mano sopra al tavolone di legno
          per toccare quella del fidanzato, poi non riusciva a trattenere qualche lacrima.

           Daniele è assorto in questi pensieri, mentre percorre la viuzza in leggera discesa
          accenna a un sorriso.
           Quella sera si vedrà con Maria e la porterà al cinematografo. Poco prima, passando
          da via Orefici, ha visto il manifesto del cinema Eliseo con il titolone di Via col
          vento, uno di quei film d’amore che a lei piacciono tanto.
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