Page 996 - Shakespeare - Vol. 4
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Per acchiappare questi ladri.
ARIEL
Vado, vado.
Esce.
PROSPERO
Un diavolo, un diavolo nato.
Sulla sua natura l’educazione
Mai potrà attecchire −
Le mie cure umane su di lui
Tutte perdute, tutte, tutte.
E come il suo corpo
Si fa più brutto con l’età
Così il suo animo
Si incancrenisce.
A tutti e tre darò la caccia
Fino a farli ruggire.
Rientra Ariel carico di abiti scintillanti ecc.
Su, stendili su questa corda.
(Prospero e Ariel rimangono, invisibili.)
Entrano Caliban, Stefano e Trinculo, tutti bagnati.
CALIBAN
Camminate piano, vi prego,
Affinché la cieca talpa
Non senta i nostri passi.
Siamo vicini alla sua grotta,
STEFANO
Mostro, la tua fata, la tua fatina innocua ci ha fatto un bello scherzo di merda.
TRINCULO
Mostro, puzzo tutto di piscio di cavallo, e il mio naso è pieno di indignazione.