Page 99 - Shakespeare - Vol. 4
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DIONISA
Mi pare che tu stia ritornando bambino.
CLEONE
Se io fossi il padrone assoluto di questo vasto mondo,
lo darei pur di disfare quest’atto. Una signora
per virtù ancor più che per sangue, una principessa
che eguagliava qualsiasi corona di questa terra
in una giusta comparazione. Oh infame Leonino!
Che poi tu hai avvelenato a sua volta.
Se tu avessi brindato a lui con quel veleno,
sarebbe stata una gentilezza adeguata alla tua faccia. 284
Che potrai dire quando il nobile Pericle chiederà sua figlia?
DIONISA
Che è morta. Una nutrice 285 non è il destino.
Allevare non significa preservare per sempre. 286
È morta di notte, così dirò. Chi potrà smentirmi?
A meno che tu non faccia la parte dell’innocente a mie spese 287
e, per farti dire onesto, non ti metta a gridare
“È morta in una crudele messinscena”. 288
CLEONE
Oh, smettila! Via, via,
fra tutte le colpe della terra, questa è quella
che agli dèi piace di meno.
DIONISA
E tu sii di quelli che pensano
che i minuscoli scriccioli di Tarso voleranno via di qui
per raccontare tutto a Pericle. Io mi vergogno
a pensare di che nobile stirpe tu sei
e di che spirito codardo.
CLEONE
A un atto come questo
chi dia soltanto la sua approvazione,
pur se non il suo consenso preliminare, 289