Page 73 - Shakespeare - Vol. 4
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e fatevi animo.



              PERICLE
                               Oh, voi, dèi!
               Perché ci fate amare i vostri buoni doni
               e subito ce li strappate via? Noi quaggiù
               non ci riprendiamo quello che diamo, e in questo

               vale di più il nostro onore.        189



              LICORIDA
                               Abbiate pazienza, buon signore.
               almeno per questo carico che avete.              190



              PERICLE
                               Tu, mite possa essere la tua vita!

               Perché più burrascosa nascita mai ebbe bambino;
               quieta e gentile sia la tua esistenza,           191  perché
               hai avuto il più rude benvenuto a questo mondo
               che mai sia toccato a figlio di principe. Felice il tuo futuro!
               Hai avuto nascita nel più gran frastuono              192

               che fuoco, aria, acqua, terra e cielo potessero fare
               per annunciare la tua uscita dal grembo.               193
               Fin dall’inizio ciò che hai perso        194  è più di quanto

               potrà ripagare ogni tuo guadagno in questa vita.                  195
               Ora gli dèi buoni volgano a lei il loro migliore sguardo.                196


                                                  Entrano due marinai.



              PRIMO MARINAIO
          Vi fate coraggio, signore? Dio vi salvi!



              PERICLE
               Mi faccio abbastanza coraggio. Non temo la tempesta;
               mi ha fatto il peggio che poteva. Ma per amore

               di questa povera creatura, questa nuova inesperta
               navigante, vorrei che si calmasse.



              PRIMO MARINAIO
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