Page 68 - Shakespeare - Vol. 4
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Allora, se voi siete virtuosa quanto bella,
spiegate al vostro irato padre se mai la mia lingua
abbia espresso o la mia mano abbia scritto
una sola sillaba in profferta d’amore per voi.
TAISA
Perché, signore? Se l’aveste fatto, chi si sarebbe offeso
di quel che a me avrebbe fatto piacere?
SIMONIDE
Ma guarda, signora, sei così perentoria?
(A parte) Ne sono felice con tutto il cuore. −
Io ti domerò, ti costringerò all’obbedienza.
Tu vorresti, senza avere il mio consenso,
concedere il tuo amore ed il tuo affetto
a uno straniero? (A parte) Che, per quel che so,
può essere, né so credere il contrario,
di sangue non meno nobile del mio. −
Perciò ascoltami, signora, o pieghi
il tuo volere al mio − e voi, signore, ascoltatemi,
o vi lasciate comandare da me, o io vi farò...
marito e moglie.
No no, avanti, anche le vostre mani e labbra
devono suggellarlo. E ora che siete congiunti,
così io distruggerò le vostre speranze, 167
e per maggior pena − Dio vi dia gioia!
Allora, siete contenti entrambi?
TAISA
Sì, se mi amate, signore.
PERICLE
Quanto la mia vita ama il sangue che la nutre.
SIMONIDE
Allora, vi siete messi d’accordo?