Page 72 - Shakespeare - Vol. 4
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Esce.
Scena I EN
Entra Pericle sulla tolda di una nave.
PERICLE
Il dio di questa grande distesa freni le onde
che bagnano il cielo e l’inferno. E tu che hai
sui venti il comando, legali nel bronzo
dopo averli chiamati dall’abisso! 185 Oh, acquieta
i tuoi paurosi assordanti tuoni, e spegni gentile
i tuoi guizzanti sulfurei lampi! Mi senti, Licorida?
Come sta la mia regina? Allora, tempesta, 186 velenosamente
vuoi sputarti tutta fuori? Il fischio del marinaio
è come un bisbiglio negli orecchi della morte,
inascoltato. 187 Licorida! Lucina,
divina patrona e levatrice 188 gentile
di quelle che gridano nella notte, porta la tua divinità
a bordo di questa agitata nave, affretta le fitte
del travaglio della mia regina! Allora, Licorida!
Entra Licorida con una bambina.
LICORIDA
Ecco un batuffolo troppo piccolo per questo posto,
che, se avesse la ragione, vorrebbe morire,
come forse muoio io. Prendete tra le braccia questa parte
della vostra regina morta.
PERICLE
Cosa? Cosa, Licorida?
LICORIDA
Abbiate pazienza, buon signore, non aiutate la tempesta.
Questo è tutto ciò che resta vivo della vostra regina,
una figlioletta: per amor suo, siate forte