Page 651 - Shakespeare - Vol. 4
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ad esser tue nutrici! Lupi ed orsi, si dice,
               dimenticando la loro ferocia, han già compiuto
               tali opere buone. Signore, prosperate
               più di quanto meriti quest’azione; e il cielo

               contro quest’empietà, lotti al tuo fianco,
               povera cosina, condannata a perderti!
                                                                                    Esce (con la bambina).



              LEONTE
                               No: non alleverò

               il frutto d’un altro.


                                                    Entra un servitore.



              SERVITORE
                               Piaccia a vostra altezza: corrieri
               da coloro che avete mandati all’oracolo,
               son qui da un’ora: Cleomene e Dione,

               felicemente arrivati da Delfo, sono entrambi sbarcati,
               e s’affrettano alla corte.



              UN NOBILE
                               Compiacetevi, sire,
               son stati rapidi oltre ogni attesa.



              LEONTE
                               Ventitré giorni
               sono stati in viaggio: il rapido ritorno è un segno

               che il grande Apollo vuole al più presto
               rivelarci la verità sul fatto. Preparatevi, signori;
               convocate un tribunale, che si giudichi

               la nostra infedelissima consorte; visto che è stata
               in pubblico accusata, le sarà fatto
               un giusto e pubblico processo. Finch’ella vive
               il cuore mi sarà di peso. Lasciatemi.
               E pensate ai miei ordini.

                                                                                                        Escono.
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