Page 621 - Shakespeare - Vol. 4
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Che le ore siano minuti? Che mezzogiorno sia mezzanotte?
E che tutti gli occhi abbian la cataratta, eccetto i loro.
Tranne i loro, così che il delitto non sia visto? È niente questo?
Be’, allora il mondo, e tutto in esso, è nulla,
il cielo che ci copre è nulla, Boemia nulla,
mia moglie è nulla e tutti questi nulla sono nulla,
se questo è nulla.
CAMILLO
Mio buon signore, guarite
da questo malsano pensiero, e presto,
perché è assai pericoloso.
LEONTE
Di’ che è così, che è vero.
CAMILLO
No, no, mio signore.
LEONTE
Lo è; mentite, mentite;
io dico che menti, Camillo, e ti odio, e ti giudico
un villano sciocco, un servo idiota,
o un opportunista oscillante
che insieme vede il bene e il male,
e li tien buoni entrambi: fosse il fegato di mia moglie
infetto come la sua vita, non vivrebbe
uno svuotarsi di clessidra.
CAMILLO
E chi la infetta?
LEONTE
Per Giove, colui che se la porta,
come medaglia, appesa al petto: Boemia;
che se io avessi servi fedeli, con occhi
che vedessero insieme il mio onore e i loro profitti,