Page 618 - Shakespeare - Vol. 4
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insisteva sui suoi affari urgenti.
LEONTE
Te ne sei accorto?
(A parte) M’hanno già incorniciato; mi bisbigliano intorno
“Sicilia è uno di quelli”: la cosa dev’essere già avanti,
se per ultimo arriva a me. − Come spieghi, Camillo,
ch’è rimasto?
CAMILLO
A richiesta della buona regina.
LEONTE
Della regina, certo. “Buona” anche ci starebbe,
ma come stanno le cose, non direi.
L’hanno notato altri, oltre a te?
Perché la tua mente è pronta, assorbe
più delle zucche ordinarie: sono i più acuti
quelli che l’han notato? Solo le teste
fuor dall’ordinario? Quelli seduti in fondo
forse non han visto l’affare? Parla!
CAMILLO
L’affare, sire? Penso che i più già sanno
che Boemia si trattiene.
LEONTE
Nient’altro?
CAMILLO
Che resta.
LEONTE
Sì, ma perché?
CAMILLO
Per soddisfare vostra maestà, e le insistenze