Page 46 - Shakespeare - Vol. 4
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Entrano tre pescatori.
PRIMO PESCATORE
Ehi tu, Cencio! 102
SECONDO PESCATORE
Su, va’ a prendere 103 le reti.
PRIMO PESCATORE
Ehi, dico, Toppa! 104
TERZO PESCATORE
Che c’è, capo?
PRIMO PESCATORE
Guarda di muoverti o vengo a prenderti con le brutte.
TERZO PESCATORE
Ti giuro, capo, stavo pensando a quei poveretti che sono appena naufragati
sotto i nostri occhi.
PRIMO PESCATORE
Ah, poveracci, che pena al cuore sentire i loro pietosi gridi d’aiuto, quando a
malapena potevamo aiutare noi stessi.
TERZO PESCATORE
E non ve l’avevo detto io, capo, quando ho visto come saltava e si dimenava
il marsuino? 105 Dicono che sono metà pesce e metà carne. Accidenti a loro,
quando arrivano mi aspetto sempre di finire a mollo. Capo, mi domando
come, fanno i pesci a vivere nel mare.
PRIMO PESCATORE
Be’, come gli uomini a terra: i grossi si mangiano i piccoli. Non so paragonare
un ricco avaro a niente di più simile di una balena: scherza e fa acrobazie
spingendosi avanti i pesciolini, e poi se li divora in un sol boccone. Di simili
balene ho sentito parlare anche a terra, che se ne stanno con la bocca
spalancata finché non s’ingoiano un’intera parrocchia, chiesa, campanile,