Page 51 - Shakespeare - Vol. 4
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mi dai qualcosa per riprendermi,
anche se era già mia, parte della mia eredità,
che mi lasciò il mio povero padre sul punto di morire
con questa rigorosa raccomandazione:
“Tienila, Pericle mio; ha fatto da scudo
tra me e la morte”, e indicò questo bracciale,
“visto che mi ha salvato la vita, prendilo. In un uguale rischio,
da cui ti proteggano gli dèi, potrebbe difendere te.”
La tenni sempre con me, tanto mi era cara,
finché il tempestoso mare, che non risparmia uomo,
se la prese con la sua furia, anche se ora
si è calmato e me la rende. Te ne ringrazio.
Il naufragio non mi è più un tormento
se ho quel che mio padre mi diede in testamento.
PRIMO PESCATORE
Che intendi, mio signore?
PERICLE
Chiedervi, buoni amici, questa nobile armatura
che un tempo fece da scudo ad un re.
La riconosco da questo segno. Egli mi amava caramente,
e per amor suo desidero riaverla.
E poi vi chiedo di guidarmi alla corte del vostro re,
dove, con questa, io possa presentarmi come un gentiluomo;
e se mai migliorerà la mia scarsa fortuna,
ripagherò la vostra generosità; fino ad allora
resterò vostro debitore.
PRIMO PESCATORE
Ah, vuoi fare il torneo per la damigella?
PERICLE
Voglio mostrare il mio valore in campo.
PRIMO PESCATORE
Ah, prendila allora, e gli dèi ti portino bene.