Page 367 - Shakespeare - Vol. 4
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Un qualche tormento lo affligge.
GUIDERIO
Potessi affrancarlo!
ARVIRAGO
Anch’io, sia quel che sia,
a qualunque rischio, a qualsiasi costo.
Oh, dèi!
BELARIO
Sentite, ragazzi.
[Abbassa la voce.]
IMOGENE
Grandi signori
con una corte non più ampia
di questa spelonca, senza nessuno
al servizio e senz’altro sigillo
alla propria virtù che la loro coscienza,
per nulla attratti dal vano tributo
di mutevoli folle, non potrebbero valere
più di costoro. Che gli dèi mi perdonino!
Per quanto è falso Leonato, cambierei sesso
pur di essere amico e compagno loro.
BELARIO
Così sarà, figlioli.
Andiamo a preparare la selvaggina.
Venite, bel giovane: è faticoso parlare
a digiuno. Dopo mangiato ti chiederemo
con discrezione di raccontarci la tua storia
fin dove ne avrai voglia.
GUIDERIO
Fatevi innanzi, vi prego.