Page 329 - Shakespeare - Vol. 4
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essendo vostra moglie così facile!
POSTUMO
Non volgete in celia la vostra sconfitta,
signore. Mi auguro abbiate compreso
che non resteremo amici.
IACHIMO
E invece dovremo,
mio caro, se manterrete fede al patto.
Se non avessi riportato indietro profonda
conoscenza della vostra signora, la discussione
potrebbe protrarsi oltre; ma io qui proclamo
di aver vinto il suo onore, insieme al vostro
anello. E senza aver offeso lei né voi,
poiché di entrambi ho assecondato il volere.
POSTUMO
Se darete prova
di averla assaggiata sul talamo, saranno vostri
la mia mano e il mio anello. Diversamente,
la vostra disgustosa opinione sulla purezza
del suo onore vi costerà la spada o vi darà la mia,
ammesso che non le lasci entrambe senza padrone,
al primo che le raccoglierà da terra.
IACHIMO
Tante sono le prove che vi produrrò,
signore, e così veritiere, da indurvi a credermi
giocoforza; e sono pronto a confermarle
in giuramento, anche se credo me ne risparmierete
l’onere, una volta compreso che non serve.
POSTUMO
Procedete.
IACHIMO