Page 311 - Shakespeare - Vol. 4
P. 311

ha qualità che lo fanno risplendere
               più di un mortale. Non infuriatevi, potente principessa,
               se ho avuto l’ardire di mettervi alla prova
               con un falso racconto. Trova così onorata conferma

               l’ottimo giudizio da voi mostrato
               scegliendo un uomo tanto raro e che sapete
               immune da errori. L’affetto che ho per lui
               mi ha indotto a fomentarvi in tal guisa,

               ma gli dèi vi hanno creata senza pula:
               grano puro, a differenza di ogni altra.
               Perdonatemi, vi prego.



              IMOGENE
               Va bene, signore. Disponete pure
               del mio potere a corte.




              IACHIMO
               Vi ringrazio umilmente. Quasi dimenticavo
               di chiedere a Vostra Grazia un piccolo favore
               non senza importanza, però, giacché interessa
               al vostro sposo, a me e ad altri nobili amici

               coinvolti nella cosa.



              IMOGENE
                               Dite, di che si tratta?



              IACHIMO
               Una dozzina di noi romani e il vostro signore
               (la piuma migliore della nostra ala) abbiamo raccolto
               una somma per acquistare un dono all’imperatore;

               cosa che io, a nome degli altri, ho fatto in Francia:
               vasellame di raro pregio, gioielli di foggia squisita
               e di grande valore. Ora, essendo forestiero, qui,
               non vorrei altro che saperli presto al sicuro.

               Potreste, di grazia, tenerli sotto vostra protezione?



              IMOGENE
   306   307   308   309   310   311   312   313   314   315   316