Page 1812 - Shakespeare - Vol. 4
P. 1812

21    EN



               Io non sono come quella Musa

               ispirata alla poesia da bellezze artefatte,
               che usa come ornamento il cielo stesso
               ed ogni beltà compara al suo splendore,
               raggruppando in solenni paragoni

               sole, luna, terra e del mar le ricche gemme,
               i primi fiori dell’Aprile e quanto di prezioso
               racchiude il firmamento in questa immensa volta.
               Onesto in amore, permettete ch’io scriva il vero

               e poi credetemi, il mio amore è bello quanto
               il figlio di ogni madre, anche se non brilla
               come quei lumi d’oro fissi nel firmamento:
                               lasciate esagerare chi ama frasi di grande effetto;

                               io non vanterò chi non intendo vendere.
   1807   1808   1809   1810   1811   1812   1813   1814   1815   1816   1817