Page 1814 - Shakespeare - Vol. 4
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               Come un pessimo attore in scena

               colto da paura dimentica il suo ruolo,
               oppur come una furia stracarica di rabbia
               strema il proprio cuore per impeto eccessivo,
               anch’io, sentendomi insicuro, non trovo le parole

               per la giusta apoteosi del ritual d’amore,
               e nel colmo del mio amor mi par mancare
               schiacciato sotto il peso della sua potenza.
               Sian dunque i versi miei, unica eloquenza

               e muti messaggeri della voce del mio cuore,
               a supplicare amore e attender ricompensa
               ben più di quella lingua che più e più parlò.
                               Ti prego, impara a leggere il silenzio del mio cuore:

                               è intelletto sottil d’amore intendere con gli occhi.
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