Page 1811 - Shakespeare - Vol. 4
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               Viso femmineo che Natura di sua man dipinse

               hai tu, sire-signora della mia passione;
               cuore gentil di donna, che però non conosce
               la scaltra volubilità consona alle donne false;
               occhi più puri dei loro, meno perfidi nel guardare,

               che rendono prezioso l’oggetto su cui si posano;
               uomo all’aspetto, che assommando ogni fascino,
               ruba gli occhi agli uomini e avvince il cuore delle donne.
               E per esser donna tu prima fosti creato,

               finché Natura nel foggiarti non s’invaghì
               e con un tocco in più ti sottrasse a me
               dandoti un’aggiunta inutile al mio scopo;
                               ma poiché forma ti diede per soddisfar le donne,

                               sia loro il piacer dei sensi e mio il tuo amore.
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