Page 1816 - Shakespeare - Vol. 4
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               Chi è in favore delle proprie stelle

               si vanti di pubblico onore e superbi titoli,
               mentre io, cui la sorte nega simili trionfi,
               godo insperatamente chi maggiormente apprezzo.
               I favoriti dei potenti schiudono i bei petali

               soltanto come calendule allo splendor del sole,
               è già sepolto in loro il loro proprio orgoglio
               perché alla prima nuvola cade la loro aureola.
               L’eroico combattente, famoso per valore

               se dopo tante vittorie subisce una sconfitta,
               per sempre vien radiato dall’albo dell’onore
               e in più dimenticato ogni successo ardito:
                               felice sono io che amo e son riamato

                               dove l’amor non cambia né può esser ripudiato.
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