Page 1494 - Shakespeare - Vol. 4
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E tu come lo sai?
INTENDENTE
Non molto prima che Vostra Altezza accorresse in Francia,
il Duca, che si trovava al La Rosa, 17 nella parrocchia
di San Lorenzo in Polleria, mi domandò
che voci circolavano tra la gente di Londra
in merito alla spedizione di Francia. Io replicai
che la gente temeva i Francesi avrebbero violato la parola data,
con grave rischio per il Re. E subito il Duca
disse che questo era, difatti, il timore: egli sospettava
che si sarebbero avverate certe parole
dette da un santo frate. Più d’una volta − mi disse −
costui mi mandò a dire di dar licenza
a John de la Car, mio cappellano, a un’ora convenuta,
di recepire una comunicazione di non poco momento.
E dopo che, sotto il sigillo della confessione,
ebbe fatto solennemente giurare al mio cappellano
di non farne parola con nessuna creatura vivente,
eccetto me, con piglio solenne e severo, pesando a lungo le parole,
finì con questa uscita: “Né il Re né i suoi eredi −
ditelo pure al Duca − avranno lunga vita. Che si sforzi
di guadagnarsi il favore del popolo: sarà il Duca
a governar l’Inghilterra”.
CATERINA
Se ben vi conosco
voi eravate l’intendente del Duca, e perdeste l’incarico
per le lagnanze dei fittavoli. Guardatevi bene
dall’accusare, per puro rancore, un nobile personaggio,
così macchiando la vostra più nobile anima. Guardatevi bene, vi dico.
Sì, ve ne scongiuro di tutto cuore.
RE
Lasciatelo dire.
E tu, continua.
INTENDENTE