Page 1498 - Shakespeare - Vol. 4
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LOVELL
La riforma dei nostri intraprendenti viaggiatori,
che riempion la corte di duelli, di ciarle e di sarti.
CIAMBELLANO
Ne sono felice: adesso si spera che i nostri monsieurs
capiranno che un cortigiano inglese può saperla lunga,
e mai aver visto il Louvre.
LOVELL
Costoro saranno tenuti −
così dispone il proclama − o a lasciar perdere quel tanto
di assurdità e pennacchi che hanno acquistato in Francia,
con tutti gli annessi e connessi della loro imbecillità −
quali i puntigli dell’etichetta, i duelli, i corteggiamenti spinti,
le offese a uomini tanto più saggi di loro,
in nome di una saggezza straniera − rinnegando una volta per tutte
la loro fede nel tennis e nelle calze lunghe,
nelle braghette a sbuffo e in siffatte altre insegne del viaggiare,
e tornando a comportarsi da uomini dabbene,
oppure saran tenuti a far fagotto, e via dai vecchi compari!
Là, ne son certo, essi potranno cum privilegio, a furia di oui,
consumare nel ridicolo gli ultimi resti di un’esistenza dissoluta.
SANDS
Era tempo di dar loro una bella purga: questi loro malanni
si erano fatti contagiosi.
CIAMBELLANO
Che perdita per le nostre dame,
la partenza di questi insulsi elegantoni!
LOVELL
Sicuro, perdinci!
E piangeranno davvero, signori miei: quei furbi figli di puttana
hanno un’arte infallibile nel manometter le dame.
Un contrappunto francese e una sviolinata non hanno rivali.