Page 1500 - Shakespeare - Vol. 4
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Chi dice il contrario ha un dente avvelenato.
SANDS
Lui può, signore. Lui se lo può permettere: in lui
la parsimonia sarebbe un peggior peccato dell’eresia.
Per uomini del suo rango la munificenza è un dovere:
son loro a dare l’esempio, su questa terra.
CIAMBELLANO
Giusto, è così:
ma sono in pochi oggigiorno, a dare di tali esempi. La barca aspetta.
Vostra Signoria s’accomodi. Venite, ottimo Sir Thomas,
altrimenti faremo tardi, e proprio non vorrei,
giacché sono stato pregato, assieme a Sir Henry Guilford,
di far da maestro delle cerimonie, stasera.
SANDS
Son tutto vostro.
Escono
Scena IV EN
Musica di oboe. Una piccola tavola per il Cardinale, sotto il baldacchino, e
una tavola più lunga per gli ospiti. Entrano da un lato Anna Bolena e diverse
altre dame e gentiluomini invitati; dall’altro lato entra Sir Henry Guilford 22
GUILFORD
Signore, a tutte voi il benvenuto da parte di Sua Grazia,
e per tutte un saluto. Questa serata egli vuol dedicarla
a voi e all’onesta letizia: nella speranza che nessuna,
in questa eletta comitiva, si sia portata appresso
un solo dispiacere. Egli vi vorrebbe tutte in festa:
la buona compagnia anzitutto, e poi buon vino e buona tavola
ci rendono migliori.
Entrano il Lord Ciambellano, Lord Sands e [Sir Thomas] Lovell
Oh, signor mio, arrivate in ritardo.
A me, il solo pensiero di una sì lieta compagnia