Page 1171 - Shakespeare - Vol. 4
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FIGLIA
Questa paglia è per la loro stanza. È un peccato che sono in prigione, ma
sarebbe un peccato se fossero fuori. Io penso che hanno tanta pazienza da
far vergognare la sfortuna; la prigione stessa è onorata d’averli e hanno tutto
il mondo nella loro stanza.
CARCERIERE
Hanno fama di essere due uomini compiuti in tutto.
FIGLIA
Parola mia, la fama penso che qui balbetta, perché stanno almeno un gradino
sopra a come si può descriverli.
CARCERIERE
Ho sentito che in battaglia si sono comportati da eroi.
FIGLIA
Dev’essere proprio così, perché sono nobili nella sconfitta. Mi chiedo quale
aspetto avrebbero avuto se fossero stati vincitori, loro che con tale
educazione quasi forzano la prigionia a sembrare libertà, la tristezza allegria
e la disgrazia una sciocchezza su cui ridere.
CARCERIERE
Veramente?
FIGLIA
Mi sembra che si sentano prigionieri come io mi sento la duchessa d’Atene;
mangiano bene, sono allegri, parlano di molte cose, ma mai della prigionia o
della loro sfortuna. Eppure un mezzo sospiro, come soffocato prima ancora
d’uscire, scappa ogni tanto a uno dei due; cui l’altro subito dà il rimbrotto, ma
così dolcemente che vorrei io essere un sospiro ed essere rimproverato così,
o almeno il sospirante ed essere consolata.
CORTEGGIATORE
Io non li ho mai visti.
CARCERIERE