Page 1166 - Shakespeare - Vol. 4
P. 1166
che, anche un bambino riconoscerebbe, dà un’idea assai imperfetta
dell’antico trasporto − vuol dimostrare
che il vero amore tra fanciulla e fanciulla può essere
maggiore che tra sessi diversi.
IPPOLITA
Siete senza fiato,
e tutta questa rapida tempesta è per dire
che − come la vergine Flavina − voi mai amerete
qualcuno che sia un uomo.
EMILIA
Sono sicura di no.
IPPOLITA
Andiamo, sorellina,
non devo crederti su questo punto,
anche se so che tu stessa ci credi,
più di quanto mi fiderei di un appetito malato
che prova ripugnanza e insieme desiderio. Ma certo, sorella,
se fossi aperta al vostro argomento,
avete detto abbastanza per distogliermi dal braccio
del nobilissimo Teseo, per il cui successo
vado ora dentro a pregare, con l’assoluta certezza
che noi, più del suo Piritoo, sediamo
nel posto più alto del suo cuore.
EMILIA
Non sono
contro la vostra fede, ma continuo nella mia.
Escono.
Scena IV EN
Trombe. 37 Rumori di battaglia all’interno; poi una ritirata. Squilli trionfali.
Quindi entra Teseo, vincitore, con un Araldo e seguito, e Palamone e Arcite
portati su carri. Le tre Regine gli vanno incontro, e si buttano faccia a terra