Page 687 - Shakespeare - Vol. 3
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LAFEW

               Darei il mio cavallo baio e tutti i finimenti
               per avere in bocca il morso di quei ragazzi,
               a costo della nomea di imberbe.



              RE
                               Osservali per bene.

               Non ce n’è uno che non abbia un padre nobile.
                                                                                  Elena si rivolge ai Nobili.



              ELENA
               Signori,
               il cielo per mia mano ha ridato la salute al Re.



              TUTTI I NOBILI
               Lo sappiamo, e ringraziamo il cielo per voi.



              ELENA
               Io sono una semplice vergine, con una gran ricchezza:

               poter dire a voce alta di essere semplicemente vergine.
               Vostra Maestà me lo consenta: ho finito.
               Il rossore sulle guance mi sussurra:

               “Arrossisco alla tua scelta, ma, se sarai rifiutata,
               ti resti per sempre sulle guance la bianca morte:
               io non ci torno più”.



              RE
                               Fai la tua scelta, e poi vediamo:
               chi rinuncia al tuo amore, rinuncia a tutto il suo amore per me.



              ELENA
               Ora, Diana, io fuggo dal tuo altare,

               e si affrettano i miei sospiri al dio più alto,
               Amore imperiale. (Al Primo Nobile) Signore, ascolterete la
                               mia richiesta?



              PRIMO NOBILE
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