Page 686 - Shakespeare - Vol. 3
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LAFEW

          Universalmente grati.


                                     Entrano il Re, Elena e persone al seguito.



              PAROLLES
          Dite bene: lo volevo dire io. Ecco il Re.



              LAFEW
          Lustique,    13  come dicono i tedeschi. Avrò sempre più voglia di ragazze finché
          avrò in testa quel dente fisso. Ma guardalo: sarebbe tipo da farle ballar la

          tarantella.


              PAROLLES

          Mort du vinaigre! Ma non è Elena?



              LAFEW
          Quant’è vero Dio, penso di sì.



              RE
               Andate, voglio qui da me tutti i nobili a corte.
                                                                                               Esce un servo.

               Siediti, mia salvatrice, a fianco del tuo paziente,
               e da questa mano risanata, cui tu hai restituito
               la sensibilità perduta, ricevi una seconda volta
               la conferma del dono da me promesso,
               che attende solo che tu gli dia nome.

                                                 Entrano quattro Nobili.
               Bella fanciulla, guardati intorno. Questo fresco manipolo
               di nobili celibi a discrezione posso io concedere,

               e userò con loro potere sovrano e autorità paterna.
               Fai la tua libera scelta:
               tu hai potere di scegliere, loro solo di non rifiutare.



              ELENA
               A ciascuno di voi, amor lo voglia, tocchi
               una sposa bella e virtuosa! Oddio, a tutti tolto uno!
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