Page 679 - Shakespeare - Vol. 3
P. 679

Su questa tua certezza e sicurezza
               qual è la posta che punti?



              ELENA
                               L’accusa di impudenza,
               di sfrontatezza da sgualdrina, pubblica vergogna;
               il mio nome di vergine corrotto in ballate turpi,

               marchiato in mille modi − ma, ancora di più,
               che la mia vita abbia fine dopo immani torture.



              RE
               Penso che in te uno spirito divino comunichi
               la sua possente eco per voce di un organo debole:

               quello che l’impossibile sopprimerebbe nel senso comune,
               lo salva il senso in un’altra direzione.
               La tua vita è cara, perché quanto la vita considera
               degno del nome di vita ha valore in te:

               gioventù, bellezza, saggezza, coraggio − tutto quello
               che felicità e freschezza chiamano felice.
               Per arrischiare tutto devi avere in te
               un enorme ingegno, o essere infinitamente disperata.

               Dolce guaritrice, metterò alla prova la tua ricetta,
               che se io muoio ti prescriverà la morte.



              ELENA
               Se non rispetto la scadenza o non osserverò
               tutto quello che ho detto, ch’io abbia morte spietata;
               sarà meritata. Se non vi curo, morte è il mio compenso;

               ma se vi curo, cosa mi promettete?



              RE
               Chiedi.



              ELENA
                               Ma vi terrete fede?



              RE
   674   675   676   677   678   679   680   681   682   683   684