Page 637 - Shakespeare - Vol. 3
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Bertram. È tuttavia certo che, più di qualunque commedia convenzionale, il
          dramma ruota intorno al “fatto” della morte attraverso elementi escatologici,
          ossia i riferimenti poetici alle last things, al destino finale dell’umanità dopo la
          morte. Già il titolo che Shakespeare dà al suo dramma deve aver richiamato

          immediatamente  pensieri  di  morte  e  di  Giudizio  nella  mente  del  suo
          spettatore  originario.  Se  infatti  è  difficile,  per  non  dire  impossibile,  sapere
          quello  che  Shakespeare  pensasse  personalmente  del  rissoso  Cristianesimo
          della sua epoca e della sua cultura, quello che sappiamo per certo è che egli

          si guadagnava da vivere scrivendo per una audience cristiana: e poteva ben
          aspettarsi  che  questa audience  intendesse  e  apprezzasse  le  risonanze
          teologiche della pièce, visto soprattutto il veto, posto dalle autorità politiche,
          alle discussioni aperte di dottrina religiosa sulla pubblica scena. È proprio la

          presenza dissonante e sovversiva di materia sacra svolta parallelamente, e
          spesso  intrecciata,  alla  sessualità  aperta  del  dramma,  che  fa  di All’s  Well
          un’opera  particolarmente dark per  un  pubblico  moderno,  ma  che  doveva
          certamente  assicurare  un  successo  commerciale  al  drammaturgo  nel  primo

          Seicento. Nel discutere di questo, si deve tener presente che l’Inghilterra era
          allora  governata  da  una  regina  protestante,  sterile  e  anziana,  che  sarebbe
          morta  poco  dopo  la  presunta  prima  rappresentazione  del  dramma:  un
          contesto  interessante  per  una  commedia  seria,  una  “tragicommedia”  su

          sesso, matrimonio forzato, riproduzione, malattia, morte apparente e gioiosa
          resurrezione.
          Morris P. Tilley, nel suo  Dictionary of the Proverbs in England in the Sixteenth
          and  Seventeenth  Centuries,  ha  già  richiamato  la  nostra  attenzione  sul

          proverbio che forse sta dietro le implicazioni sessuali del titolo: all shall be
          well, and Jack shall have his Jill. E, dato che la continuità della vita terrena
          dipende realmente dal fatto che Jack abbia la sua Jill e viceversa, un livello
          della  commedia  è  certamente  teso  ad  avviare  la  generazione  più  giovane

          all’amplesso  −  in  un  contesto  socialmente  accettabile  −  allo  scopo  di
          compiere i suoi doveri riproduttivi, quelli che la Regina Vergine aveva rifiutato
          di compiere. Tuttavia va anche detto che raramente la sessualità è stata così
          poco  romanticizzata  o  glorificata  come  in  questo  dramma:  la  si  dà

          semplicemente per scontata come elemento necessario della vita umana e
          come dovere per le coppie sposate. Come si dà per scontato che le tentazioni
          del sesso fuori del matrimonio portino i giovani moralmente fuori strada, così
          che  la  maggior  parte  dell’osceno  è  qui  di  natura  particolarmente  rude  e

          cinica. In effetti, lungo tutto il dramma i lazzi sessuali hanno una cupa forma
          agostiniana,  in  sottile  opposizione  alla  promessa  personale  di  Elena  di
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