Page 475 - Shakespeare - Vol. 3
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Preparatevi a difendervi con tutti i mezzi di cui disponete. Ignoro la natura dei
torti che possiate aver commesso contro di lui ma il vostro sfidante, furioso,
assetato di sangue come il cacciatore, vi aspetta in fondo al giardino.
Sguainate la spada e fatevi trovar pronto perché il vostro assalitore è rapido,
esperto e spietato.
VIOLA
Vi sbagliate, signore. Son certo di non aver offeso nessuno e la mia memoria
non reca tracce d’offese fatte a chicchessia.
SIR TOBY
Scoprirete di sbagliarvi, ve l’assicuro. Perciò, se tenete alla vita, state in
guardia. Il vostro avversario ha in sé tutto quel che gioventù, forza, abilità e
furore possono offrire a un uomo.
VIOLA
Posso sapere di chi state parlando?
SIR TOBY
Di un cavaliere che venne armato tale con una spada senza tacche e sul
tappeto, anziché sul campo di battaglia. Però nei duelli è un vero demonio.
Ha già divorziato tre anime dai loro corpi e ora è invasato al punto che si
placherà solo con gli spasimi della morte e del sepolcro. Il suo motto è: «Allo
sbaraglio!». Insomma: darle o prenderle.
VIOLA
Allora me ne tornerò in casa e chiederò una scorta alla padrona. Non sono un
uomo d’armi. Ho sentito parlare di uomini che provocano il prossimo solo per
mettere il loro coraggio alla prova. Chissà, forse anche il mio sfidante ha
questo pallino.
SIR TOBY
Nossignore. La sua rabbia scaturisce da un’offesa ben precisa. Perciò
coraggio, dategli soddisfazione. Volete tornare a casa? Impossibile, a meno
che siate disposto a battervi con me, il che equivarrebbe, quanto a pericolo, a
incrociar la spada con lui. Perciò o gli andate incontro o sguainate la spada.
Dovrete battervi per forza a meno che preferiate rinunciare a portar la spada