Page 478 - Shakespeare - Vol. 3
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val  la  pena  riparlarne.  Quindi  sguainate  la  spada,  in  modo  che  lui  possa
          essere coerente con l’impegno preso. Del resto ha promesso che non vi farà
          alcun male.



              VIOLA
          (A parte) Te ne prego, Iddio, proteggimi. Ci vorrebbe poco per costringermi a
          rivelare cosa mi manca per essere un uomo.




              FABIAN
          (A Sir Andrew) Cedete terreno, se lo vedete furioso.



              SIR TOBY
          Animo, Sir Andrew, non c’è rimedio. Quel giovanotto ha deciso di battersi con
          voi per tutelare il suo onore. Il codice cavalleresco gli impedisce di ritirar la
          sfida ma mi ha promesso, sul suo onore di gentiluomo e di soldato, che non vi

          farà neanche un graffio. Orsù, preparatevi!


              SIR ANDREW

          Dio mio, fa’ che mantenga la sua parola!


                                                       Entra Antonio.



              VIOLA
          Insisto: sono costretto a battermi contro la mia volontà.
                                                            (Sir Andrew e Viola sguainano la spada.)



              ANTONIO
          (Sfoderando la spada) Ringuainate le spade! Se il giovane qui presente ha

          offeso qualcuno, me ne assumo io la colpa. Se invece a offenderlo siete stato
          voi, l’onore di battermi tocca a me.



              SIR TOBY
          A voi, signore? Ma chi siete?



              ANTONIO
          Sono  uno  che,  per  amor  di  costui,  è  pronto  a  far  molto  di  più  di  quanto
          l’abbiate appena sentito vantarsi.
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