Page 481 - Shakespeare - Vol. 3
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promettere la più venerabile delle virtù.
PRIMA GUARDIA
Questa storia non mi riguarda. Il tempo passa. Andiamo!
ANTONIO
Oh, maledetto sia l’idolo che per me era un dio! Tu, Sebastian, hai deturpato
le tue belle fattezze. In natura la sola bruttezza è quella dell’anima. Solo gli
ingrati sono deformi. La virtù è bellezza ma chi è bello, ma ha un’anima
malvagia, somiglia a una cassapanca vuota, ricca solo d’intagli creati dal
demonio.
PRIMA GUARDIA
Quest’uomo farnetica: portatelo via! Suvvia, signore, andiamo!
ANTONIO
Andiamo pure.
(Esce accompagnato dalle guardie.)
VIOLA
S’è espresso con accenti così appassionati che, a parer mio, crede in quel che
dice. Ma io no. Ah, se solo questo sogno potesse esser vero, esser vero che io
sono stata scambiata con te, caro fratello!
SIR TOBY
Venite qui, cavaliere, e anche voi, Fabian. Insieme sussurreremo un paio di
massime.
VIOLA
Ha pronunciato il nome di Sebastian. Io so che mio fratello vive nella mia
immagine, come in uno specchio. I suoi lineamenti sono identici ai miei.
Questi i suoi vestiti, questi i suoi colori, questi i suoi ornamenti, che imito in
tutto. Ah, se solo fosse vero, benedirei le tempeste e l’acqua salata sarebbe
un balsamo d’amore!
(Esce.)
SIR TOBY